Non parleremo di come si cura il tumore al seno ma solo dei principi che regolano la terapia per renderci contro di come tale terapia sia mutata negli anni. La medicina è una scienza in movimento e così pure la chirurgia. Le terapia che venivano attuate negli anni passati hanno subito variazioni man mano che si veniva a conoscenza della storia naturale della malattia. E così fu anche per il tumore alla mammella.

La diffusione della malattia nel seno avviene a tre livelli

1)Locale: interessa progressivamente il tessuto vicino, dotti e le vie linfatiche circostanti sino alla regione subareolare e ai linfatici della fascia pettorale.
2) Regionale, con coinvolgi mento dei linfonodi ascellari e della catena mammaria interna
3) A Distanza: gli organi più frequentemente interessati sono il polmone, il fegato, le ossa, la pleura , i surreni e il cervello.
In realtà le recenti acquisizioni biologiche sui tumori hanno mutato il tradizionale concetto di malattia neoplastica che va vista come sistemica sin dall'inizio.

Questa visione ha comportato una modificazione dei principi che regolano la terapia.
Si presenta così un nuovo ruolo della chirurgia, visto che numerosi studi hanno evidenziato come soluzioni meno mutilanti possono portare a risultati sovrapponibili ai vecchi interventi mutilanti.
Si è evidenziato che la guarigione è possibile solo associando alla chirurgia altre procedure come la radioterapia, la chemioterapia e la ormonoterapia
A parte la presenza di metastasi la sopravvivenza è significativamente correlata con le dimensioni del tumore, con l'interessamento dei linfonodi regionali e con il grado di atipia. Vi sono achee altri fattori allo studio circa la cinetica e la espressione cellulare, ma non abbiamo al momento dati certi.

Quindi l'oncologo tenendo conto dello stadio della malattia con i parametri prima detti, imposterà la terapia in modo radicale che non vuole dire però sempre demolitivo.