Tumori


Il Punto sulla terapia dei tumori

Utile fare il punto su quanto si sa attualmente sulla terapia dei tumori in quanto i tumori sono materia attuale per
Alta incidenza
Alta mortalità
Polemiche su nuove terapie

Andiamo con ordine

Ricordiamo la differenza tra
Tumore
Neoplasia
Cancro.

Tumore è un termine generale che significa tumefazione( qualsiasi tumefazione di un tessuto o di un organo , imputabile a cause diverse: cisti, ematoma).

Quindi tumore: termine generico usato in senso traslato.

Neoplasia invece sta a significare la crescita di un nuovo tessuto e in pratica è sinonimo di tumore; rimane un termine generico ma almeno specifica che si tratta di una tumefazione dovuta alla crescita nuova di un tessuto. Si dovrà specificare se benigno o maligno.

Cancro invece è un termine più preciso che vuole indicare un tumore maligno o una neoplasia maligna.

Riassumendo una buona definizione di neoplasia (benigna o maligna) dice che trattasi di una neoformazione locale di tessuto, atipico, rispetto al tessuto d'origine, capace di accrescimento evolutivo, progressivo, autonomo, afinalistico (cioè senza una finalità di evoluzione), indipendente dall'organismo che lo ospita, con il quale non ha alcuna correlazione definita se non quella di sostituirsi ad esso nella sua crescita.

Scolasticamente vediamo come si possono combattere i tumori

Evitandoli: prevenzione primaria Diminuzione dell'incidenza
Limitandone la mortalità e la morbilità con la diagnosi precoce.
Curando la neoplasia
Curando i sintomi del tumore

1) Prevenzione primaria, cioè controllo dei fattori causali al fine di ridurne l'incidenza.
La prevenzione primaria attualmente non ha possibilità di impiego e di efficacia in quanto le conoscenze dei fattori di rischio sono inadeguate e contraddittorie (dovrebbe essere il futuro della medicina in senso generale).
In ogni caso più si conosce e più c'è la volontà di evitare i fattori di rischio e maggiormente si evita il tumore.

Abbiamo già parlato dei vari fattori di rischio: ricordiamo solo un comportamento sano di vita ci mette al riparo di almeno il 50% delle possibilità di avere un tumore.

3) Prevenzione secondaria, cioè diagnosi precoce allo stadio loco-regionale, suscettibile di radicalità onde limitare la mortalità

· La prevenzione secondaria o diagnosi precoce rappresenta allo stato attuale l'unica strategia attuabile e realisticamente vincente in quanto da ampi studi controllati ha una reale diminuzione della mortalità anche se non dell'incidenza.

Ma quello di cui maggiormente si parla in questi mesi è la cura della neoplasia
Ciclicamente si parla di nuova cura e si dice essere miracolosa e si trovano persone che sono guarite e si accendono le speranze.
La persona si attacca ad ogni filo di speranza in quanto vuol credere che vi è la medicina che lo farà guarire e ci saranno sempre persone disposte a giurare che si sono salvate e si salveranno.
Negli anni 60 ci fu il siero miracoloso di Bonifacio, fatto dall'urina di capra e si fondava sulla statistica che le capre non si ammalavano d tumore.
Due anni fa si parlò molto del UK101 e così via.

Ora si sta parlando molto della terapia di Di Bella ma dopo pochi mesi si è incominciato a parlare della terapia in America del prof Folkman.

La storia ci insegna che prima di dire che una terapia funziona bisogna avere dei dati certi sua efficacia sull'uomo.

E Per ora non abbiamo niente.

Non possiamo dire che una farmaco o una terapia funziona o non funziona.

A qualcuno una terapia ha dato vantaggi: si tratta di vedere se i vantaggi sono da tale terapia.
Esempio della ulcera che sanguina con i vari farmaci.

I dati devono essere comprovati, devono essere statisticamente validi e significativi.
Altrimenti non possiamo dire che il buon risultato sia da imputare a quel farmaco o al caso e per caso intendiamo la risposta individuale, le difese del soggetto o altri fattori che sono intervenuti a nostra insaputa: spesso in quanto conosciamo poco sul cancro.

Ora vediamo qualcosa sulla terapia di Di Della
Poco sappiamo ufficialmente in quanto non ci è dato di conoscere basi scientifiche su come agisce se non per i singoli componenti.
Trattasi infatti di una miscela o di un cocktail che agisce nel sinergismo personalizzato per quel soggetto e per quella patologia e per quello stadio di quella patologia.
Si badi che il fatto che non sappiamo come agisce non significa che non si sappia come agisce in quanto è possibile che il dr Di Bella o suoi collaboratori lo sappiano.
Come agisce secondo Di Bella:
Questo metodo si basa su una serie di sostanze prime fra tutte la somatostatina, capaci di produrre un rallentamento nella crescita e poi una regressione delle cellule tumorali. Secondo la medicina ufficiale la somatostatina agisce in questo modo ma soltanto in pochi tipi di tumori intestinali. La vera efficacia della somatostatina è nell'inibire determinate cellule dell'apparato digerente e ghiandolare e la si usa nelle pancreatiti e nelle emorragia gastroduodenali.
Di Bella afferma che tali risultati sono ottenuti associando la somatostatina ad altre sostanze come la melatonina e vitamine che variano da caso a caso.
L'impressione è che sia frutto di osservazioni statistiche più che di studi sperimentali e che quindi non sia possibile al momento o alla luce delle attuali conoscenze validare razionalmente i risultati.
Tra l'altro i risultati che sono stati portati e che sono a disposizione negli studi del prof. Di Bella sono troppo scarsi per essere significativi.
Questo almeno per la guarigione .
Diverso è il problema legato ai miglioramenti della qualità di vita e al prolungamento della vita.
La qualità della vita in linea di massima è migliorata in quanto non ci sono gli effetti distruttivi della chemioterapia che per principio agisce uccidendo le cellule tumorali( ma evidentemente uccide anche cellule non tumorali).
Il prolungamento della vita è difficile invece da giudicare perché bisognerebbe avere un soggetto che assume una data terapia e un soggetto che assume l'altra terapia ma questi due soggetti dovrebbero essere identici più che eguali e questo è impossibile. Quindi è difficile dire se quel soggetto sarebbe vissuto piò o eno rispetto allo stesso soggetto con altra terapia.
Diciamo che per ora la terapia è allo studio con mille polemiche .
I primi dati non sono incoraggianti.
Proprio in questi giorni, anche il governo canadese che in un primo momento era entusiasta di tale terapia e ne aveva subito iniziato la verifica, ora boccia tale terapia e ne sconsiglia l'uso pur non vietandolo.
Infatti una cosa che si può dire è che tale terapia non fa male di per sé.
Il male può venire però se un soggetto con una neoplasia sensibile ad una data terapia , abbandona la terapia sicuramente efficace per eseguire la terapia che non sappiamo se sicuramente sarà efficace.

Cosa sappiamo sulla terapia del dr Folkman
No sappiamo molto ma sappiamo quali sono i principi che la ispirano.
E i principi sono razionali e scientifici e proprio questa sua scientificità a dato speranze forse esagerate.
Esagerate in quanto una cosa è il principio e una cosa è la fattibilità del principio.
Una cosa è poi la risposta al principio negli animali , come è stata fino ad ora, è una cosa è la sua efficacia negli uomini ( e fino ad ora non stati fatti esperimenti negli uomini).
Quale è questo principio ?.
Il tumore è un tessuto che cresce e cresce velocemente, anzi più velocemente degli altri tessuti. La velocità di crescita è uno dei parametri della malignità del tumore.
Per crescere il tumore ha bisogno di nutrirsi.
Il nutrimento viene portato dai vasi sanguigni e dai vasi linfatici.
Quindi il tumore abbisogna dei vasi sanguigni e linfatici e ne ha bisogno in misura maggiore dei tessuti normali visto che la sua crescita è maggiore.
In sostanza con le cellule tumorali crescono anche i vasi che li alimentano. Sono in gran parte vasi neoformati. Infatti quando si opera un tumore noi troviamo un groviglio di vasi che irrorano i tumori: il tumore è un tessuto molto vascolarizzato.
La scoperta del Dr Folkman e di altri studiosi (come l'italiano Gallo di Firenze) è quello di aver visto che alcune sostanze riduco l'angionesi, cioè lo sviluppo dei vasi, la loro formazione e il loro sviluppo.
Tali sostanze sono l'angiostatina e l'endostatina: mentre la somatostina è un ormone la angiostatina e la endostatina sono delle sostanze proteiche.
Si è poi visto che in caso di tumori la produzione dell'ossido nitrico aumenta di 5-6 volte. La sperimentazione su animali ha mostrato che arricchendo al dieta con un farmaco che inibisce la produzione di acido nitrico, i vasi si riducono fino a sparire e le cellule tumorali diventano meno pericolose perché diminuice la loro irrorazione.
Si tratterà anche qui di vedere se la sperimentazione sull'uomo porterà allo stesso effetto.
E se sarà valida per tutti gli uomini e per tutti i tumori ecc….
Possiamo dire che il principio è razionale, scientifico, valido ma bisognerà vedere se è applicabile e in quali casi.
In ogni caso ci vorranno anni.

Si è parlato anche recentemente di un farmaco che agirebbe bloccando e prevenendo i tumori alla mammella.
Se ne è parlato in quanto la notizia è rimbalzata dagli Stati Uniti.
Ma tale terapia era stata sperimentata in Inghilterra alla fine degli anni 80 e ora viene sperimentata dal Prof Veronesi e mi risulta anche in altri centri come quello di Aviano.
Trattasi della somministrazione dl tomxifene che è un farmaco antiestrogeni.
Si basa sul principio che alcuni tumori della mammella sono ormono dipendenti e quindi risentono della terapia ormonale.
Sono anni che si esegue la ricerca dei recettori ormonali nelle cellule tumorali della mammella e se questi sono positivi si esegue la terapia a base di tale sostanza.
Si tratta di vedere se il tumore però è ormonodipendente o meno.
Partendo da questo principio si è pensato di vedere se dando tale sostanza nelle donne a rischio la possibilità che insorga il tumore sia minore.
Gli studi sono in corso e si vedrà.
Purtroppo sembra che tale sostanza possa provocare un incremento del cancro all'utero per cui la sperimentazione è in vigore solo in donne non a rischio per tale tumore.
In ogni caso potrà essere una buona terapia efficace ma solo in casi limitati e selezionati,


Ultimo capitolo è la terapia dei sintomi.
Molto importante in quanto spesso non sappiamo come curare o guarire il tumore ma dobbiamo cercare di limitarne la morbilità e limitare i disturbi dati dal tumore, dal progredire dello stesso e dalle sua complicanze.

Attualmente abbiamo detto che non sappiamo come curare nel senso di guarite tutti i tumori : forse alcuni di essi. Ma non della maggioranza.
E per gli altri?.
Il tumore fa paura non solo perché spesso si muore ma perché di solito si soffre.
E la sofferenza può essere fisica o psicologica.

Quindi compito del medico è di limitare la sofferenza fisica e quella psicologica.
Per quella fisica principalmente si tratta di limitare i danni delle complicanze: dolore soprattutto ma anche i danni derivanti dalla crescita del tumore che distrugge o limita la funzionalità dell'organo o tessuto dove si trova il tumore.

Il dolore è importante e noi possiamo agire con vari farmaci che diminuiscono il dolore o con terapia fisiche o con varie forme di anestesie loco regionali.
Vi sono poi sintomi legati alla distruzione di un organo o alla compromissione di tale organo.
La loro cura dipenderà ovviamente dall'organo colpito e dalle funzioni compromesse: digestive, ematologiche , intestinali, urinarie e così via.

 


Ultimo Aggiornamento: 23/07/2008 15:13