Consigli utili







Anche a San Donà si fa diagnosi e terapia di osteoporosi nella Casa di Cura Rizzola

Valutazione clinica  dell’osteoporosi  e densitometria oseea ad ultrasuoni (QUS) anche a San Donà di Piave

Da alcuni mesi infatti il  Dott.Alessandro Francescon , Specialista in Geriatria e Gerontologia che al suo attivo più di 30 pubblicazioni scientifiche sull\'argomento e partecipato a vari congressi come relatore  si adopera nella diagnosi e nella terapia di questa patologia.

Vediamo cosa é la Osteoporosi e come si fa dignosi

 

L’Osteoporosi è una malattia multifattoriale che comporta l’insorgenza progressiva di marcata fragilità

ossea con comparsa di fratture anche spontanee, spesso con recidive che sono causa nel tempo di disabilità

e riduzione della qualità della vita. Tale patologia è riconosciuta come Malattia Sociale dall’Organizzazione

Mondiale della Sanità, sia perché in costante aumento, correlato all’invecchiamento demografico della

popolazione, sia per la rilevanza del suo impatto sociale, sia per i costi che la disabilità determina. Solo in

anni recenti sono state proposte terapie efficaci che hanno dimostrato, in diversi studi, la riduzione

nel tempo dell’incidenza delle fratture e conseguentemente della spesa sanitaria.

 

Una attenta indagine clinica verso tale patologia è indispensabile per un corretto inquadramento

diagnostico, sia al fine di poter effettuare  una diagnosi differenziale verso altre malattie, che per poter

introdurre  adeguate  norme di prevenzione e di terapia.

 

Importante  strumento nella valutazione clinica è sicuramente la densitometria ad ultrasuoni (QUS),

che risulta, oggi, ampiamente diffusa tanto  da essere la  seconda metodica piu’ usata  dopo la tecnica a

doppio raggio X ( DEXA ). Studiata  e validata  dalla Comunità  Scientifica Internazionale, consente di

valutare la struttura ossea  calcaneare, ricca di tessuto osseo trabecolare, che viene preso come

riferimento proprio  per la sua  somiglianza con il tessuto delle vertebre,  il  calcagno e le vertebre sono,

infatti, tra le prime sedi ad essere colpite da un processo osteoporotico. E’ stato ampiamente dimostrato,

sia nelle donne, che negli uomini, che i parametri  ultrasonografici  costituiscono un importante indicatore

di rischio di fratture osteoporotiche, in maniera non inferiore ai dati rilevabili mediante la metodica nota

come DEXA lombare o femorale. L’analisi  combinata dei parametri ultrasonografici e dei dati clinici

consente allo Specialista una  migliore previsione del rischio di frattura ( Società Italiana

dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro). La MSOSD (Mediterranean

Society for Osteoporosis  and other  Skeletal  Diseases), in una sua recente recensione relativa ad una

campagna informativo educazionale sul tema dell’Osteoporosi, descrive la tecnica ad ultrasuoni a livello

calcaneare, ad oggi, come un mezzo avanzato e lo cita come un test estremamente rapido, non invasivo,

indolore  e sottolinea  l’utilizzo degli ultrasuoni anzichè delle radiazioni .

 

Ad un approccio allo studio della densità ossea , risulta che altre sedi di esame  sono, più

frequentemente, le seguenti: radio prossimale e distale, falangi, vertebre lombari, femore prossimale, il

total body. Tuttavia, alcune di queste sedi  sono, peraltro, attualmente poco utilizzate, mentre altre, come

le vertebre lombari, sono ritenute da più Autori poco adeguate allo studio dopo i 65 anni per l’interferenza

di fattori artrosici, calcificazioni extrascheletriche  o per la presenza di  fratture vertebrali. Differenti

risultano, infine, le indagini  strumentali che si possono eseguire, tuttavia è da rilevare che la nota AIFA 79

prevede , attualmente, la  prescrivibilità da parte del S.S.N in classe A (pagamento del solo ticket, ove

applicabile) di alcuni farmaci contro l’osteoporosi se valutata da indagini strumentali  eseguite con  le

seguenti  metodiche: DEXA femorale, QUS al  calcagno  e QUS alle falangi, oltre ad altre specifiche

condizioni di rischio.

In conclusione, si può osservare che l’evoluzione tecnologica permette attualmente di valutare la

densità ossea con strumenti sempre meno invasivi, ma efficaci. La tecnica che utilizza gli ultrasuoni

rappresenta una metodica equilibrata tra l’assenza di invasività e la precisione diagnostica. Pertanto, poiché

l’obiettivo clinico primario della diagnosi di osteoporosi si fonda sulla necessità di prevenire le fratture, le

persone a rischio di osteoporosi ( donne in menopausa, anziani spesso affetti da polipatologia), possono

sottoporsi  con fiducia a questo esame  strumentale sia a  fini preventivi che terapeutici.



Ultimo Aggiornamento: 01/09/2012 16:11